Michele Giovagnoli - L'alchimia Selvatica
Lo sciabordio delle onde sugli scafi, le voci a riva e quelle in acqua, tralucenti all’aria tremula dentro un vagare incerto eppure familiare, in quell’andirivieni di colori immaginati, odori e suoni, pagine bianche su cui scrive i suoi capolavori la sovranità infinita del silenzio. I remi negli scalmi, la quiete del moto muscolare mentre ondeggia, come sulla luna, un’emozione gravitazionale rallentata, il vero specchio offerto al cieco che ciascuno è stato, prima che tutto cominciasse. E’ allora, quando scopri di aver perso ogni contatto con l’ormeggio, che ti accorgi d’essere finito finalmente in mare aperto. Non hai il minimo timore, stranamente, di sbandare: è solo mare, che ti viene incontro. Una placenta ti protegge: qualcosa che era lì da sempre, e che non ricordavi. Lei ti aspettava, ora lo sai, ed è così che all’improvviso cessi di esser piccolo e sparuto: ti senti in confidenza con l’immenso – gli appartieni. Il mare è grande, ma non fa paura; è lui – in fondo – ad averti generato. Ti sei smarrito fra le onde, nel punto esatto in cui una felicità antichissima t’ha richiamato a casa. Casa, da quel momento, è qualcosa che non sapevi più. T’eri scordato di quanto fosse sconfinata. Sono stagioni, tutte insieme, una dentro l’altra. Sono radici e cieli. Sono onde. Parole che risuonano in un niente dove tutto è vivo, da sempre, senza tempo. Infine ti sei tolto la benda dagli occhi, e hai visto i tuoi compagni vaganti in mezzo a un bosco di castagni. Li hai visti bellissimi e invincibili. Fragilità di scriccioli, guardati a vista da possenti tronchi. Così sei nato un’altra volta. Morto e risorto, in un’infanzia che ti è esplosa dentro ed è venuta a dirti che non finirà, non ti abbandonerà. E adesso sai che tutte le parole che credevi di conoscere non basteranno più.
Michele Giovagnoli, alchimista e scrittore, è animato dalla pulsione alla verità e da un universale senso di giustizia. Nutre da sempre un profondo Amore per i Boschi e il cosmo Natura dal quale apprende attraverso la frequentazione l’infinita arte dell’autotrascendenza. Affascinato dalle leggi che orchestrano l’esistenza e dalle imprevedibili ambizioni dall’animo umano, condivide la sua conoscenza attraverso conferenze e seminari.