Prima Parte
Benché la comunicazione con gli esseri disincarnati non sia troppo largamente praticata nei Paesi industrializzati, essa ha di fatto occupato un posto di tutto rilievo in seno all’evoluzione umana di cui si abbia conoscenza. Fin dai tempi più remoti, i popoli hanno ricercato informazioni e consigli presso quanti vivono “dall’altra parte”. Leggi tutto
Ricordo bene il giorno in cui attraversai le vaste distese della Grande Prateria, a testa alta, le piume del copricapo ondeggianti al vento. I soldati videro soltanto la mia figura che si stagliava contro il cielo. Mi avvicinai lentamente, le braccia scostate dal corpo ed i palmi delle mani rivolti verso di loro, in segno di pace. Osservavo le ondate d’amore che si sprigionavano dalle mie mani e che avevano tutta la forza dell’amore da me espresso prima e dopo il Golgota. Leggi Tutto
Noi siamo il Popolo degli Uccelli, il Clan Solare, i Figli delle Stelle. I miti africani relativi alla creazione dell’universo ricordano la nostra esistenza, gli aborigeni australiani ci onorano e le tradizioni popolari di tutti i popoli della Terra evocano la nostra presenza: siamo la fonte di ogni natività, la maniera in cui la creatività dello spirito si manifesta in questo mondo ed in tutti i mondi superiori. Individualizzati ed intelligenti, in virtù della nostra natura spirituale, rappresentiamo l’influenza tangibile attraverso la quale un Creatore onnipotente opera l’unione con un mondo materiale. Leggi Tutto
Nonostante la ribellione delle razze guerriere, alcuni popoli continuarono ad opporsi all’idea di ricacciare i loro spiriti stellari. Attorno ai fuochi, durante le riunioni dei consigli, rappresentavamo ciascuna delle tribù rimaste fedeli attraverso un piccolo cerchio tracciato sulla sabbia, ed intorno a questi Custodi dei Cerchi di Luce disegnavamo poi un’ampia circonferenza, simbolo del Grande Spirito che tutti li racchiudeva. Tra noi ci riconoscevamo col nome di “Ongwhehonwhe”, che significa “il popolo fedele alla realtà”. Leggi Tutto
Veniamo designati con numerosi appellativi. Siamo stati chiamati angeli, Popolo degli Uccelli, Sé Superiori, Hoksedas, Spiriti delle Stelle. Ma la realtà della nostra natura supera il significato evocato da una semplice parola. noi siamo le innumerevoli proiezioni dell’Eterno Uno, siamo spiriti destinati a fondersi negli esseri umani di oggi. Attualmente voi credete di essere il vostro ego, ma quest’ultimo rappresenta solo una metà dell’equazione umana. Un uomo completo è una stretta alleanza di spirito ed ego. Leggi Tutto
Veniva dalle stelle. Numerose furono le tribù che ricevettero la sua visita, ed ognuna di esse la chiamava con un diverso nome. Ora potete immaginarla così come apparve a due cacciatori sioux che stavano camminando a piedi nudi lungo le pendici ondulate delle colline che costellavano la grande prateria. Leggi Tutto
La nostra visione originale lasciava intendere che i popoli americani avrebbero mantenuto la loro integrità. Se tale visione si fosse realizzata, gli scambi tra americani ed europei sarebbero stati di natura strettamente educativa, ed i popoli d’America avrebbero svolto il ruolo di maestri e di guaritori, per guidare consapevolmente le razze guerriere fuori dalle tenebre. Leggi Tutto
Erano ormai alcune settimane che vivevo con i Mohawk. Fin dal mio arrivo, essi avevano tollerato la mia presenza con riluttanza, considerandomi uno straniero dai modi schietti, venuto dal nord, ma da quel momento in poi, non avrei nemmeno più avuto diritto a quella fredda accoglienza. Leggi Tutto
Come avevo sperato, il Popolo della Selce fu il primo ad accettare di appartenere ad una confederazione tribale, a patto che potessi farmi garante della buona volontà delle altre nazioni irochesi. Leggi Tutto
La visione che mi era apparsa in una notte stellata di cinque inverni prima diventava ora realtà. L’anno precedente avevo visto la quinta nazione, quella dei Seneca, aderire alla pace, ed i principali rappresentanti delle cinque tribù irochesi erano stati adesso convocati allo scopo di istituire ufficialmente la lega. Leggi Tutto
In quell’assembramento di cacciatori e guerrieri, accadde poi qualcosa di assai particolare. Più tardi, alcuni dissero che si era prodotto un miracolo, tuttavia i testimoni della scena non ci trovarono nulla di anormale. In realtà, la nostra dimostrazione non fu che passeggera, tanto il fatto ci parve naturale ed attinente al racconto di Hiawatha. Leggi Tutto
La pace regnò dunque nelle foreste dell’America del Nord durante la luna delle Oche Dirette a Sud, l’anno in cui piantammo l’Albero dalle Grandi e Lunghe Foglie, undici secoli dopo le attività che avevamo condotto in Galilea. Col tempo, i Tuscarora si unirono alla Confederazione, che divenne allora quel gruppo di sei nazioni menzionato dalla storia. Col passare degli anni, decine di altre tribù e nazioni poterono beneficiare della pace diffusa da questa potente alleanza: la Lega degli Irochesi ebbe un impatto su tribù lontane, come quelle degli Osage e degli Omaha, e partecipò attivamente alla diffusione della saggezza del Cerchio Sacro e della pace che da esso procede, così come l’estate procede dalla primavera. Leggi Tutto
Ascoltate, esseri umani che vivete oggi; prestate orecchio, così come la femmina del passero è attenta al richiamo del suo innamorato portato dal vento. Ci rivolgiamo a voi nei vostri sogni, in alcuni frammenti di canzone che udite distrattamente, vi parliamo per bocca dei bambini, attraverso le pagine di questo libro. Ma più ancora, vi parliamo dal più profondo del vostro essere. Ascoltateci e rammentate chi siete. Leggi Tutto
Seconda Parte
La Mente Serpentina Si libera Dai rami della confusione Dischiude la propria conoscenza per salutare l’alba. Leggi tutto
Dietro i venti leggeri che bisbigliano tra le cime degli alberi, delle energie pure e delicate penetrano pulsando nel vostro mondo. Esse provengono dai livelli spirituali, da un livello di energia per voi invisibile, ma non per questo meno reale di tutto ciò che potete toccare o sentire. Leggi Tutto
Il nostro compito è quello di popolare un universo materiale di creature in grado di esprimere l’equilibrio tra le polarità stellari e planetarie. Abbiamo bisogno di esseri che abbiano una sostanza – carne ed ossa, ali, pelliccia, squame, occhi! – esseri sensibili ai suoni ed alla luce. Vogliamo abitare forme fatte di terra e di luce celeste. Siamo interessati agli uomini: gli artisti, i creativi, gli innamorati che celebrano gli elementi intonando un canto alla Vita. Leggi Tutto
La storia dell’umanità ha costituito una rappresentazione incompleta e parziale dell’universo, una creazione dell’immaginazione umana basata sull’osservazione di esseri che non sono in grado di captare le frequenze energetiche più sottili, laddove i disegni perfetti del mondo spirituale si dispiegano in tutta la loro evidenza. Leggi Tutto
Noi, gli esseri del Popolo Alato, giungiamo in quest’epoca non per materializzarci soltanto, ma per incarnarci. Oggi torniamo su un’onda di luce, animati da una pulsazione di nuova intensità. Abbiamo la capacità di materializzarci attirando gli atomi e le molecole all’interno dei nostri campi luminosi, ma non siamo qui per questo. Cerchiamo di incarnarci in esseri umani particolari, i cui corpi attuali si siano sviluppati da feti formati sui modelli vibratori della nostra luce. Leggi Tutto
Quando studiate nella sua pura essenza la natura della bellezza che sta dietro la perfezione del maschile e del femminile, trovate Dio. Giacché alla fonte, al centro, nel cuore di tutto ciò che è femminile si trova Dio, e nel cuore, al centro, alla fonte di tutto ciò che è maschile si trova Dio: lo stesso Dio, l’Uno, il Grande Spirito; e questa è la natura di Dio. Leggi Tutto
Il concepimento di una vita nuova esige un’intenzione creatrice fortemente concentrata: richiede un’attenzione così profonda e precisa nei confronti dei dettagli, che se questa concentrazione dovesse disperdersi contemporaneamente tra molteplici cellule, il miracolo del concepimento non potrebbe avvenire. Leggi Tutto
La giornata volgeva al termine. Penetrai nella penombra della capanna e sedetti a gambe incrociate in un cerchio di persone mezze nude. Leggi Tutto
Quando ebbe termine la cerimonia della Capanna del Bagno di Vapore, che aveva ridestato in me il ricordo del Cerchio dei Fedeli delle Stelle, mi trovai in uno stato di consapevolezza pura, non verbale. Leggi Tutto
Cap.III – Oltre i sistemi delle credenze
La storia dell’umanità ha costituito una rappresentazione incompleta e parziale dell’universo, una creazione dell’immaginazione umana basata sull’osservazione di esseri che non sono in grado di captare le frequenze energetiche più sottili, laddove i disegni perfetti del mondo spirituale si dispiegano in tutta la loro evidenza. Il livello di percezione negato dalla storia è quello sul quale viviamo noi, il Popolo Alato, e a partire dal quale creiamo. Questo livello di frequenza è la vostra vera dimora, il livello superiore nel quale prendete nel contempo coscienza, facilmente e naturalmente, della vostra universalità e della vostra individualità.
Privati della consapevolezza del loro spirito, gli ego sono assai più limitati nella loro percezione di quanto non lo siano quanti sono privi della vista su un piano puramente fisico. Gli ego dei tempi storici credono solo in loro stessi e nei loro simili, e creano un mondo nel quale i valori dell’ego sono per loro l’unica realtà. Noi non condanniamo tali valori, ma essi costituiscono solo uno dei due aspetti dell’universo: l’altro aspetto attende di essere scoperto e riconosciuto dall’umanità e, per gli uomini del ventesimo secolo, ciò equivale a scoprire un intero nuovo mondo. Questa scoperta trasformerà l’aspetto dell’esperienza umana assai più profondamente di qualsiasi altra scoperta geografica o tecnica compiuta in passato.
Gli ego storici sanno di essere incompleti, e cercando ovunque ciò di cui mancano. Quanti tra voi restano prigionieri di una percezione esclusivamente dominata dal sentimento della personalità, lanciano in mare piccoli ami nella speranza di pescare ciò di cui difettano, ma continuando a catturare solo cose sbagliate, perché lanciano il loro amo all’esterno, nel mondo tridimensionale, cercando la pienezza al di fuori di loro stessi. Ma solo lo spirito di Dio può appagare l’ego, e voi lo potete incontrare solo dentro, e non fuori di voi.
Quando vivete la presenza divina in voi stessi, scoprite il regno dei cieli al di fuori di voi. L’intelligenza per la quale la Terra nutre amore e passione è nuovamente presente, e voi la sperimentate direttamente. Ricevete un’informazione interiore, di gran lunga superiore a tutti i dati che provengono dall’esterno: siete il canale attraverso il quale scorrono per sempre i pensieri di Dio. E poiché voi li udite, essi possono scaturire da voi affinché altri uomini possano condividerli. Quando vi mostrate ricettivi, attimo dopo attimo, nell’eternità, una nuova intelligenza, simile ad un turbine, viene a spazzar via le illusioni ed a ristrutturare le vostre percezioni. Allora, non vi sentite più consapevoli di essere degli artisti, capaci di ricreare interamente tutto ciò che vedete.
Sulla Terra c’è qualcosa di ancora più appassionante di tutte le interpretazioni mai trasmesse dall’esterno tramite un individuo. La realtà nella quale abitiamo è un campo di percezioni collettive e condivise, che l’individuo non può mai “possedere”, sebbene egli possa vivere all’interno di esse. Ci sono molti modi di vedere la realtà di questo mondo: ogni individuo la dipinge e la percepisce da diversi punti di vista, posti lungo la circonferenza della grande Ruota-Medicina1 dell’Essere Eterno; ma ciascun individuo si esprime in un contesto nel quale vengono riconosciute alcune considerazioni fondamentali.
La considerazione principale è che tutti gli esseri abitano e vivono in un unico campo di coscienza condivisa, ch’essi sono le proiezioni di un unico Essere e che tutti noi – angeli, uomini, animali, vegetali, microbi e minerali – siamo gli aspetti diversi di un Tutto coerente e cosciente. Tale assioma è la pietra angolare della nuova Realtà Sacra, la chiave di volta del regno dei cieli.
La seconda considerazione deriva dalla prima: quando sono in buona saluta, i componenti di questo singolo Essere non si trovano in conflitto gli uni con gli altri, ma si accordano per sostenersi vicendevolmente, ad immagine delle cellule e degli organi di un corpo sano. La ricchezza dei loro molteplici punti di vista, quando questi vengono espressi con semplicità e naturalezza, si traduce in una complementarietà tra le diverse parti di un tutto.
Tutti gli angeli, gli umani, gli animali, tutte le piante e tutti i microbi che vivono in seno a questa Realtà che noi riconosciamo, sanno che, derivando dall’Essere unico, se sono sani, non possono che essere in armonia con le altre parti di quello stesso Essere. Qui sta la vera fonte della sicurezza.
È la pace che supera ogni intendimento, la pace di cui parlano i vostri mistici, la pace dello spirito e del cuore che tutti gli uomini e le donne fedeli a Dio hanno scoperto e sperimentato. Essa si schiude ad ogni individuo che resta fedele alla propria natura spirituale e che per questo si fonde in un’armonia creatrice con le parti sane del Tutto universale.
Persino nelle vostre società bellicose ci sono stati esempi di una tale consapevolezza. Ma in una cultura dominata dalla paura, colui che è in armonia con Dio non lo è necessariamente con la società, e la presenza di un Essere Desto spesso esercita pressione sulle disarmonie del suo ambiente, le porta in superficie mettendole a nudo, così come un raffreddore elimina le tossine di cui un corpo ha di tanto in tanto bisogno di sbarazzarsi. La sua presenza porta infine la pace, ma all’inizio non è per forza sempre così: ecco perché Gesù ha detto: «Sì, vengo a portarvi la pace, ma prima vi porto la Spada della Verità, per mostrare l’illusione affinché essa venga riconosciuta e separata dalla realtà.»
L’apparizione della pace nel mondo degli uomini sarà necessariamente preceduta dalla scomparsa degli elementi malsani, ma, ciò non implica affatto la necessità di creare scenari apocalittici: nessun elemento fisico deve per forza scomparire. Non è necessari che neppure una creatura perisca.Solo alcune idee dovranno perire, le idee che hanno alterato le tribù umane per farne delle società avide, disoneste e violente. Ci troviamo attualmente nella coscienza degli uomini e lavoriamo per sopprimere queste false idee: molte sono già scomparse e, prima della fine di questo ciclo di purificazione, anche le ultime spariranno.
Qualora gli individui si identifichino con le loro illusioni e non riescono più a vedere la differenza tra la loro identità e le false idee che scompaiono, sarà di loro propria scelta che decideranno di andarsene, in quest’epoca, con le illusioni che hanno creato. Ciò non accadrà necessariamente, ma verrà il giorno in cui si rivelerà impossibile, per giustizia, rettitudine ed armonia con la Sacra Via, proteggere ulteriormente gli esseri disposti a privare il prossimo del diritto di esistere: costoro hanno bisogno di continuare il loro apprendistato in nicchie ecologiche chiuse, dove infliggeranno le sofferenze solo a loro stessi.
Nel corso dei millenni, abbiamo protetto gli uomini che servono gli dei della paura ed abbiamo risparmiato loro di raccogliere interamente ciò che avevano seminato. Se non avessimo agito in tal modo, le tribù guerriere sarebbero perite da molto tempo. Noi leviamo oggi questa protezione: è il 1987, il momento propizio. L’educazione impartita per migliaia di anni ha finalmente creato le condizioni ottimali affinché l’umanità sia purificata. Nel corso di tale purificazione, le tribù guerriere non moriranno: solo le loro abitudini scompariranno. Ciò è necessario. Noi non proseguiremo la nostra opera su questo pianeta né con dei predatori, né insieme a coloro che seminano la paura tra i loro simili, ma bensì con quanti amano il loro prossimo così come a loro volta sono amati dal Creatore di tutto ciò che è.
In accordo con i disegni del Grande Spirito che noi serviamo, proteggeremo il diritto di vivere e di esistere di tutte le creature, ad eccezione degli uomini che insistono nell’adorare valori diversi da quelli della vita. Essi ne raccoglieranno i frutti, subendo, direttamente e senza che vengano mitigate, le conseguenze di tutte le pene che infliggono agli altri.
A questo mondo, ogni cosa avviene perché noi lo permettiamo. E nello stesso modo in cui accordiamo il nostro consenso, possiamo altrettanto facilmente negarlo, qualora il processo di apprendimento giunga ad un punto di saturazione.
Molto tempo prima che i Maya se ne accorgessero, mettemmo in moto gli influssi destinati a produrre un giorno la condizione umana subcosciente. Non fu difficile calcolare quando sarebbe stato raggiunto il punto di produttività decrescente nel processo di guarigione delle tribù guerriere.
Cinque secoli prima dell’inizio di questa era, nelle giungle dello Yucatan, portammo ai Risvegliati di allora delle rivelazioni cronologiche, ch’essi incisero accuratamente nella pietra. Muschi, felci, foglie e lucertole ricoprono oggi il Calendario Maya sul quale sono incise le date del Grande Giorno della Purificazione, corrispondenti agli anni che state vivendo oggi: 1987-2011. L’ultimo solstizio d’inverno di questi venticinque anni molto intensi vedrà il compimento del ciclo di purificazione e la fine definitiva dell’era storica dell’umanità.
Siamo sempre più attivi tra voi, al fine di liberare la vostra razza dalle idee storiche, idee che hanno prodotto guerre, povertà, fame, malattie. Lentamente, ma definitivamente, noi sbarazziamo il campo della coscienza umana da queste illusioni.
Dal momento che gli uomini condividono la potenza creatrice del Grande Spirito, i loro pensieri creano; e quando concepiscono idee come quella della “legge del più forte”, questo concetto diventa per loro realtà, integrandosi nella rappresentazione che gli individui fanno del mondo e nel quale abitano: un’immagine illusoria nella quale investono il loro potere creatore.
Ecco cosa significa l’espressione: “Credere in un falso Dio”.
Molteplici sono i presupposti illusori venerati dall’umanità come falsi dei.
Nella misura in cui gli uomini credono in tali illusioni, essi stessi creano delle situazioni che li sprofondano nell’angoscia, facendo loro vivere un autentico tormento interiore. Diventa allora impossibile convivere con la moltitudine di valori in costante fluttuazione di cui questi “pensieri-idoli popolari” hanno bisogno. Gli uomini non possono conciliare le energie d’amore della loro forza vitale con le immagini di paura che la società vorrebbe imporre per dirigere la loro esistenza, e si sentono divisi e addolorati.
La malattia non è la causa del dolore: la malattia è la conseguenza del dolore, della terribile sofferenza spirituale. La malattia è una strategia subconscia sviluppata dagli esseri sofferenti a livello spirituale. Il suo ruolo è quello di liberarli dai valori e dalle idee discordanti, da quei falsi dei che li tengono in pugno. Ma l’approccio della malattia come mezzo di liberazione non è certo l’unico, e in realtà non è affatto necessario passare attraverso un tale metodo subcosciente ed inferiore: esiste un mezzo più semplice per liberarsi delle idee che impastoiano la nostra creatività, per liberarsi del mondo dell’illusione e dell’ammasso di menzogne della storia.
Nei flutti dell’amore eterno, vi invitiamo ad una realtà di gran lunga superiore a quella delle divinità effimere forgiate dalla mente umana. Noi sbarazziamo il campo della coscienza umana dalle idee sbagliate, non combattendole una ad una, ma aiutando gli uomini a vivere la verità, che, da sé, le sostituirà. La verità è metaconcettuale: essa si colloca al di là della concettualità. Le idee possono rifletterne una parte, ma non possono contenerla in tutto il suo splendore ed in tutta la sua vivente interezza.
In uno stato di salute ed equilibrio, l’intelligenza non cerca mai di aggrapparsi alla verità. Un paese può forse possedere l’oceano? Un uccello può forse possedere il cielo? La sana intelligenza sa di essere un centro di descrizione creativa del mondo, vivendo nello sconfinato oceano di verità che si estende in ogni direzione. L’identità sana dell’uomo non poggia su concetti mentali; essa poggia sempre sullo spirito.
Lo sviluppo di una comprensione più esatta dell’universo rappresenta uno degli aspetti necessari del processo di risveglio, ma non ne costituisce affatto l’essenza. La sfida che oggi dovete raccogliere non è quella di formulare nuove e migliori descrizioni della realtà, ma riportare la percezione della vostra identità all’unità primordiale indifferenziata dello Spirito. Qui sta l’essenza del vostro essere, questo è Dio. Dal sentimento eterno di essere intrisi d’amore, sgorgano le percezioni creative, flusso di coscienza straripante di vita divina. Ma le idee che volteggiano sulle onde eterne di questo grande amore sono destinate a servire l’espressione, non a dominarla. Esse sono al vostro servizio nel mondo della materia e la loro missione è quella di aiutarvi ad incarnare il vostro amore; esse non sono dei padroni che vi impongono dei limiti.
I sistemi di credenze e convinzioni sono stati i vostri Signori nel corso della storia, sovrani feudali dei quali dovete ormai cercare di liberarvi: intraprendete il compito nuovo e fondamentale di distinguere la vostra comprensione dalla sua espressione verbale: talvolta un veicolo si rivela pratico, ma nella maggior parte dei casi ce lo lasciamo alle spalle; e anche se viaggiate di tanto in tanto in automobile, non vi rimanete certamente chiusi dentro per dei decenni interi.
Se avete bisogno di viaggiare attraverso determinate dimensioni dell’universo mentale, potete scoprire che è utile spostarsi nelle strutture della vostra comprensione e servirsene per un po’ come di un veicolo; potrete sempre rivalutarle e crearne di nuove ogniqualvolta la vostra comprensione dell’universo si allargherà.
Le strutture della comprensione sono necessarie; esse vi permettono di comunicare, di orientarvi nella vita, di funzionare come esseri umani incarnati. Ciononostante, voi non siete le vostre attuali strutture di comprensione. Voi abitate una realtà multidimensionale situata ben al di là di tutti i sistemi di pensiero che la vostra mente razionale sarebbe in grado di creare. Sappiate che non siete i vostri pensieri, non siete le vostre idee, non siete le vostre rappresentazioni del mondo nel quale vivete, ma siete un essere di pura coscienza che ha scelto di manifestarsi sul piano fisico. Vi siete incarnati per valorizzare, diffondere ed apprezzare la bellezza dei mondi creati.
Ad ogni istante, le forme attraverso le quali comprendete l’universo e voi stessi riflettono naturalmente osservazioni diverse, vallate diverse, rilievi diversi, paesaggi diversi e società diverse. Disporrete sempre di queste forme per comprendere il mondo nel quale vivete, e possono costituire dei buoni elementi, così come può esserlo anche il vostro ego. Ma quando siete sani, si tratta di elementi che voi animate consapevolmente, quando e dove volete, sicché non vi può mai accadere di trovarvi presi in trappola all’interno dei vostri concetti.
Ogniqualvolta lo decidete, potete lasciare le vostre carte ed i vostri piani, e raggiungere il tempo dell’essere, il tempo del discernimento, della pacifica sintonia con tutto ciò che è: abbandonate allora le vostre credenze e le vostre concezioni, indipendentemente dalla cultura, dalla società e dal paese cui appartenete, e vi lasciate alle spalle tutte le forme di comprensione, quale che sia la veridicità che attribuite loro. Vi lasciate tutto questo alle spalle, così come la schiuma viene lasciata sulla superficie dell’acqua. Vi rilassate in una conoscenza più profonda, e la vostra identità si espande al di là della vostra individualità. Vivete la perfetta unità con lo Spirito Eterno alla sorgente della vostra vita, e vi riposate in questa conoscenza, in questa unità, nell’oceano infinito della pace dell’eternità.
Se avrete lasciato alle spalle il vostro corpo fisico, ritornerete ad esso quando la vostra meditazione e la vostra armonizzazione si saranno concluse, insieme ad esso ritroverete le forme di comprensione che il corpo crea ed alimenta, ed accoglierete tutte queste forme come degli invitati nella dimora del vostro essere.
La vostra individualità vi appare ad immagine di una foglia rigogliosa, sentite la linfa salire dal tralcio del vostro sé interiore, sentite la forza vitale scaturire dal nucleo centrale del vostro amore eterno. Siete i rami e le foglie nell’ambito di una manifestazione spazio-temporale, ma in essenza ed in spirito siete la vigna in tutta la sua interezza. Ogni volta che la vostra individualità si trova posta di fronte ad un problema, il fatto di rilassarvi per ritrovare l’universalità vi fornisce la soluzione.
È grazie ad una comunione frequente con l’Essere immenso ed eterno, l’Essere al centro di ogni vita, che potete rimanere lucidi, puri ed uniti al vostro essere interiore. Trascorso il tempo della comunione, tornerete alla vostra individualità sapendo che è giunto il momento di liberare questa forma tra le molte altre che avete assunto; oppure tornerete alla vostra individualità, sani, vivi, vibranti, pronti a vivere pienamente la vostra stagione di fioritura. Siete voi a scegliere se le vostre forme di espressione devono vivere o morire. E a quelle che scegliete di animare, conferite tutta la potenza della pienezza della vostra vita.
1 Il termine definisce un sano e completo ciclo di vita all’interno di tutti i sistemi: universale, solare, terrestra, regionale, sociale e personale. La legge del dare e del ricevere, la legge che rende possibile la vita sana ed equilibrata. La summa degli insegnamenti degli Amerindi, chiamata anche col nome di Cerchio Sacro.