Dialoghi con un Maestro Venusiano – parte 12

“Dialogo con il mio Maestro venusiano. Palazzo del Gran Consiglio. Sala del Vento”.

Maestro hai già citato la legge dell’amore in molteplici occasioni, ma che cos’è secondo te l’amore?.

Dopo un breve silenzio il mio Maestro rispose:

L’amore si potrebbe definire, nel suo grado massimo, come la capacità di sentire il prossimo come a se stesso.

Ma l’amore esiste veramente o è solo un concetto astratto?.

Esiste per davvero e si manifesta come un’intensa vibrazione dell’essenza vitale o principio spirituale, che si trasmette a tutti i piani dell’esistenza; dal piano spirituale, passando per il mentale e l’astrale, fino a raggiungere il fisico. La manifestazione dell’amore sul piano energetico è l’energia con la vibrazione più alta, la luce più brillante, la luce delle stelle. Questa vibrazione, la vibrazione dell’amore, si può trasmettere e percepire allo stesso modo con cui viene trasmessa e percepita la luce.

E cosa si sperimenta esattamente con l’amore?.

Quando un essere sperimenta il vero amore si sente pienamente felice, invaso da una vibrazione, una forza e una sensibilità straordinarie. Non ha bisogno di nient’altro per essere felice. Lo spirito ispirato dall’amore sente il desiderio di trasmette re agli altri questo benessere ed aiutarli ad essere felici, perché si sente in contatto con essi, come se facessero parte di se. Quando viene invaso dall’amore il suo corpo astrale eleva la sua vibrazione in modo tale che la sua aura si espande enormemente, diventando molto brillante. Quanto più grande è la capacità di amare, più alta sarà la sua vibrazione e maggiore sarà la capacità di trasmettere energia. Quando qualcuno ama, trasmette questa vibrazione amorosa agli altri. Se il ricevitore o i ricevitori sono sensibili, lo percepiranno come un’onda di calore intenso che non brucia, sentiranno una vibrazione che li percorre completamente, che arriva fino all’angolo più profondo, come se riempisse tutti i pori dell’anima creando uno sconvolgimento e facendoli sentire come se fossero avvolti in una nube di pace e armonia. In questo stato di benessere interiore, uno si sente ottimista, felice, rilassato, sereno, e scopre che i problemi della sua esistenza non sono poi così gravi.

Maestro quello che stai descrivendo è un’esperienza mistica. Non so fino a che punto sia accessibile per gli umani.

Si che è accessibile, però sono tanto immersi nel materiale che gli manca sensibilità tanto per dare, come per sentire direttamente l’amore. È come voler ascoltare la melodia del vento con un martello pneumatico affianco. Per questo, più che sentire l’amore, quello che la maggioranza percepisce sono gli atti che si fanno per amore, anche se a molti risulta difficile capire cosa possa spingere una persona a comportarsi in quel modo.

Puoi dirmi perché l’amore è una legge spirituale?.

Perché è scritta all’interno dello spirito: lo spirito ha bisogno di amare per essere felice e, senza amore, lo spirito si secca come un fiore strappato alla radice. Se per la legge del libero arbitrio lo spirito ha bisogno di essere libero, per la legge dell’amore deve amare per provare la felicità. Se uniamo queste due leggi in una, diremmo che lo spirito ha bisogno di amore in libertà per poter essere felice.

Se l’amore è necessario per la felicità dello spirito, perché non nasciamo tutti amando?.

Quella di amare è una delle capacità che lo spirito ha sviluppato da solo nel suo processo di evoluzione. Come ho già detto, la scintilla spirituale, quando è creata, ha a disposizione numerose capacità, ma ha bisogno di svilupparle. Una di esse è la capacità di amare.
Sviluppare la capacità di amare è l’obbiettivo più importante del processo evolutivo dello spirito. L’amore è la forza che dinamizza e armonizza l’Universo Spirituale.

Come può l’amore influire sull’armonia dell’universo?.

È per un atto d’amore che esistono tutti gli esseri spirituali!. L’amore è la forza che alimenta qualsiasi impulso creatore. L’amore è la base su cui si sostiene la solidità spirituale universale. Lo spirito, ispirato dall’amore, sente il desiderio di aiutare, perché tutti gli esseri del creato possano evolvere, perché siano capaci di sperimentare mediante la loro stessa volontà la felicità che emana l’amore. Solo sulla base dell’amore si costruirà qualcosa di vero e duraturo.
Per imparare ad amare è necessario sentirsi e per sentirsi è necessario conoscersi. Se vuoi amare gli altri, impara prima ad amare a te stesso attraverso la conoscenza del tuo io. Colui che non si vuol bene, non può voler bene agli altri.

Maestro molti hanno la convinzione che per amare il prossimo devi prima rinunciare a te stesso!.

Assolutamente no. Quello che devi fare è rinunciare al tuo egoismo e non ai tuoi sentimenti. Ciò che succede, è che l’essere umano ha un concetto di amore che non è corretto, perché mischiano l’amore con l’egoismo. Amarsi non significa pensare che uno sia migliore di un altro e che quindi, debba soddisfare capricci egoistici, ma che debba riconoscere le proprie necessità affettive, i propri sentimenti e svilupparli, perché siano il motore della nostra vita. Per questo ho detto che per amarsi veramente, è importante conoscersi.
Conoscersi, implica saper distinguere tra quello che sentiamo e quello che pensiamo, riconoscere quello che viene dal nostro sentimento e quello che viene dal nostro egoismo.

Ma allora, come si può distinguere ciò che è amore, da quello che non lo è?.

L’amore, nella sua massima espressione deve essere incondizionato.
Chi ama veramente non si aspetta nulla in cambio, mentre colui che ama per interesse non sta amando veramente. L’amore deve essere libero, non può essere forzato, altrimenti non si può considerare amore.

Colui che vuole amare deve rinunciare all’egoismo. L’amore e l’egoismo, sono due cose opposte, incompatibili, antagoniste. Non si può amare senza rinunciare all’egoismo, visto che l’egoismo è in realtà l’assenza d’amore. Imparare ad amare è lo stesso che rinunciare all’egoismo. Colui che aumenta la sua capacità di amare diminuisce il suo egoismo e viceversa.

E come impara lo spirito ad amare?.

È un continuo processo che necessita di moltissimo tempo d’evoluzione. Questo processo viene incominciato dallo spirito prima di iniziare la fase umana e non finisce mai, visto che nell’amore c’è sempre qualcosa da imparare. Come per l’apprendimento di una lingua, l’unica forma per sviluppare è l’interazione costante con altri esseri. All’inizio, quando lo spirito è poco evoluto, sperimenta l’amore che altri esseri più avanzati sentono verso di lui sotto forma di emozioni. Questo lo fa sentir bene, ma deve anche sperimentare l’assenza di amore, ovvero l’egoismo di altri che come lui non sanno ancora amare. Queste esperienze faranno sì che senta delle emozioni sgradevoli, le quali tuttavia gli permetteranno di distinguere, riconoscere ed imparare qual è la differenza tra l’assenza e la presenza d’amore, e gli permetteranno di stimolare e di sviluppare i propri sentimenti. Quindi, prima di saper amare, l’essere spirituale si deve sensibilizzare come ricevitore d’amore di altri esseri più avanzati, che sono un esempio da seguire. Deve quindi convivere anche con quelli che hanno uguale o maggior egoismo e che sono un esempio di ciò che è l’assenza d’amore.

Tutte queste interazioni, motiveranno lo sviluppo, prima delle emozioni e poi dei sentimenti.
Una volta che lo spirito riconosca l’amore ricevuto sarà pronto per essere una fonte d’amore. Saranno quelli che gli staranno più vicino coloro che lo ameranno, che stimoleranno i primi sentimenti di affetto, mentre, chi si comporterà con egoismo nei suoi confronti, sarà un suo nemico e quelli con cui non ha nessuna relazione, semplicemente saranno esseri verso i quali proverà indifferenza. In questa fase lo spirito è appassionato con gli amori, ma vendicativo e rancoroso con i disamori. Arriveranno fasi più avanzate in cui l’essere già non vorrà nuocere a coloro che gli hanno fatto del male, perché capirà che la sofferenza è qualcosa di negativo, incompatibile con l’amore, abbandonando la vendetta come risarcimento per il danno subito. Questa fase la potremmo chiamare amore condizionale avanzato. Nel momento in cui, il grado di comprensione e di sensibilità dell’essere aumenta notevolmente, arriverà il momento di dare il gran salto, e cioè quello di amare qualunque essere del creato, anche quelli che lo odiano o lo disprezzano, perfino coloro che lo fecero soffrire moltissimo. È quindi entrato nella fase finale, in cui si raggiunge l’amore incondizionato, quell’amore che hanno predicato gli esseri più avanzati come Gesù, quando diceva, “ama il tuo nemico”. È ovvio che questo non succede repentinamente e ci vorranno milioni di anni di evoluzione per poter percorrere il cammino dalla prima fino all’ultima fase.

Maestro potresti riassumere queste fasi, affinché possano farsene un’idea?.

Si, anche se come ho detto, il processo è continuo, ma per capirlo meglio, potremmo dividerlo nelle seguenti fasi:

1. Insensibile sia come ricevitore che come fonte d’amore.

2. Parzialmente sensibile come ricevitore d’amore-insensibile come fonte d’amore.

3. Sensibile come ricevitore-parzialmente sensibile come fonte (amore condizionale).

4. Altamente sensibile come ricevitore-altamente sensibile come fonte (amore condizionale avanzato).

5. Totalmente sensibile come ricevitore-totalmente sensibile come fonte (amore senza condizioni).

Qual è l’origine delle emozioni e dei sentimenti e qual’è la loro differenza?.

Nei primi stadi di evoluzione, l’essere spirituale solo è capace di percepire emozioni, che generalmente sono solo una risposta ad uno stimolo di natura esterna. Questa crescita della percezione emozionale incomincia già in fasi precedenti a quella umana. Di fatto, potete osservare che molti mammiferi superiori come cani, mucche, cavalli o delfini sono già capaci di percepire e manifestare emozioni abbastanza profonde e di diversi tipi. Man mano che lo spirito sperimenta le emozioni, ed inizia ad usarle per prendere decisioni, comincia a sviluppare i sentimenti. Potete considerare che i sentimenti sono la forma evoluta delle emozioni.

Potresti esporre più dettagliatamente la distinzione e la relazione tra emozioni e sentimenti?.

Le emozioni sono di breve durata e generalmente vengono attivate da stimoli che possono venire dall’esterno o dall’interno. I sentimenti durano più a lungo, sono più profondamente attaccati allo spirito e, anche se ricevono qualche influenza esterna, non dovrebbero cambiare la loro volontà. Le emozioni e i sentimenti sono legati intimamente, tanto che il sentimento è capace di stimolare le emozioni. Queste ultime sono emanate dall’interno come una fontana, diventando una manifestazione dei sentimenti. Le emozioni, sopratutto quelle percepite dall’esterno, possono influire sui sentimenti ed essere uno stimolo per ravvivarli o per reprimerli. Nel massimo sviluppo del sentimento d’amore, e cioè quando si sperimenta l’amore incondizionato, la sensazione è infinita e non necessita di nessuno stimolo esterno per attivarla o per alimentarla.

Pace Luce e Amore, un Venusiano operante sul Pianeta Terra…

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