Prima Parte
Benché la comunicazione con gli esseri disincarnati non sia troppo largamente praticata nei Paesi industrializzati, essa ha di fatto occupato un posto di tutto rilievo in seno all’evoluzione umana di cui si abbia conoscenza. Fin dai tempi più remoti, i popoli hanno ricercato informazioni e consigli presso quanti vivono “dall’altra parte”. Leggi tutto
Ricordo bene il giorno in cui attraversai le vaste distese della Grande Prateria, a testa alta, le piume del copricapo ondeggianti al vento. I soldati videro soltanto la mia figura che si stagliava contro il cielo. Mi avvicinai lentamente, le braccia scostate dal corpo ed i palmi delle mani rivolti verso di loro, in segno di pace. Osservavo le ondate d’amore che si sprigionavano dalle mie mani e che avevano tutta la forza dell’amore da me espresso prima e dopo il Golgota. Leggi Tutto
Noi siamo il Popolo degli Uccelli, il Clan Solare, i Figli delle Stelle. I miti africani relativi alla creazione dell’universo ricordano la nostra esistenza, gli aborigeni australiani ci onorano e le tradizioni popolari di tutti i popoli della Terra evocano la nostra presenza: siamo la fonte di ogni natività, la maniera in cui la creatività dello spirito si manifesta in questo mondo ed in tutti i mondi superiori. Individualizzati ed intelligenti, in virtù della nostra natura spirituale, rappresentiamo l’influenza tangibile attraverso la quale un Creatore onnipotente opera l’unione con un mondo materiale. Leggi Tutto
Nonostante la ribellione delle razze guerriere, alcuni popoli continuarono ad opporsi all’idea di ricacciare i loro spiriti stellari. Attorno ai fuochi, durante le riunioni dei consigli, rappresentavamo ciascuna delle tribù rimaste fedeli attraverso un piccolo cerchio tracciato sulla sabbia, ed intorno a questi Custodi dei Cerchi di Luce disegnavamo poi un’ampia circonferenza, simbolo del Grande Spirito che tutti li racchiudeva. Tra noi ci riconoscevamo col nome di “Ongwhehonwhe”, che significa “il popolo fedele alla realtà”. Leggi Tutto
Veniamo designati con numerosi appellativi. Siamo stati chiamati angeli, Popolo degli Uccelli, Sé Superiori, Hoksedas, Spiriti delle Stelle. Ma la realtà della nostra natura supera il significato evocato da una semplice parola. noi siamo le innumerevoli proiezioni dell’Eterno Uno, siamo spiriti destinati a fondersi negli esseri umani di oggi. Attualmente voi credete di essere il vostro ego, ma quest’ultimo rappresenta solo una metà dell’equazione umana. Un uomo completo è una stretta alleanza di spirito ed ego. Leggi Tutto
Veniva dalle stelle. Numerose furono le tribù che ricevettero la sua visita, ed ognuna di esse la chiamava con un diverso nome. Ora potete immaginarla così come apparve a due cacciatori sioux che stavano camminando a piedi nudi lungo le pendici ondulate delle colline che costellavano la grande prateria. Leggi Tutto
La nostra visione originale lasciava intendere che i popoli americani avrebbero mantenuto la loro integrità. Se tale visione si fosse realizzata, gli scambi tra americani ed europei sarebbero stati di natura strettamente educativa, ed i popoli d’America avrebbero svolto il ruolo di maestri e di guaritori, per guidare consapevolmente le razze guerriere fuori dalle tenebre. Leggi Tutto
Erano ormai alcune settimane che vivevo con i Mohawk. Fin dal mio arrivo, essi avevano tollerato la mia presenza con riluttanza, considerandomi uno straniero dai modi schietti, venuto dal nord, ma da quel momento in poi, non avrei nemmeno più avuto diritto a quella fredda accoglienza. Leggi Tutto
Come avevo sperato, il Popolo della Selce fu il primo ad accettare di appartenere ad una confederazione tribale, a patto che potessi farmi garante della buona volontà delle altre nazioni irochesi. Leggi Tutto
La visione che mi era apparsa in una notte stellata di cinque inverni prima diventava ora realtà. L’anno precedente avevo visto la quinta nazione, quella dei Seneca, aderire alla pace, ed i principali rappresentanti delle cinque tribù irochesi erano stati adesso convocati allo scopo di istituire ufficialmente la lega. Leggi Tutto
In quell’assembramento di cacciatori e guerrieri, accadde poi qualcosa di assai particolare. Più tardi, alcuni dissero che si era prodotto un miracolo, tuttavia i testimoni della scena non ci trovarono nulla di anormale. In realtà, la nostra dimostrazione non fu che passeggera, tanto il fatto ci parve naturale ed attinente al racconto di Hiawatha. Leggi Tutto
La pace regnò dunque nelle foreste dell’America del Nord durante la luna delle Oche Dirette a Sud, l’anno in cui piantammo l’Albero dalle Grandi e Lunghe Foglie, undici secoli dopo le attività che avevamo condotto in Galilea. Col tempo, i Tuscarora si unirono alla Confederazione, che divenne allora quel gruppo di sei nazioni menzionato dalla storia. Col passare degli anni, decine di altre tribù e nazioni poterono beneficiare della pace diffusa da questa potente alleanza: la Lega degli Irochesi ebbe un impatto su tribù lontane, come quelle degli Osage e degli Omaha, e partecipò attivamente alla diffusione della saggezza del Cerchio Sacro e della pace che da esso procede, così come l’estate procede dalla primavera. Leggi Tutto
Ascoltate, esseri umani che vivete oggi; prestate orecchio, così come la femmina del passero è attenta al richiamo del suo innamorato portato dal vento. Ci rivolgiamo a voi nei vostri sogni, in alcuni frammenti di canzone che udite distrattamente, vi parliamo per bocca dei bambini, attraverso le pagine di questo libro. Ma più ancora, vi parliamo dal più profondo del vostro essere. Ascoltateci e rammentate chi siete. Leggi Tutto
Seconda Parte
La Mente Serpentina Si libera Dai rami della confusione Dischiude la propria conoscenza per salutare l’alba. Leggi tutto
Dietro i venti leggeri che bisbigliano tra le cime degli alberi, delle energie pure e delicate penetrano pulsando nel vostro mondo. Esse provengono dai livelli spirituali, da un livello di energia per voi invisibile, ma non per questo meno reale di tutto ciò che potete toccare o sentire. Leggi Tutto
Il nostro compito è quello di popolare un universo materiale di creature in grado di esprimere l’equilibrio tra le polarità stellari e planetarie. Abbiamo bisogno di esseri che abbiano una sostanza – carne ed ossa, ali, pelliccia, squame, occhi! – esseri sensibili ai suoni ed alla luce. Vogliamo abitare forme fatte di terra e di luce celeste. Siamo interessati agli uomini: gli artisti, i creativi, gli innamorati che celebrano gli elementi intonando un canto alla Vita. Leggi Tutto
La storia dell’umanità ha costituito una rappresentazione incompleta e parziale dell’universo, una creazione dell’immaginazione umana basata sull’osservazione di esseri che non sono in grado di captare le frequenze energetiche più sottili, laddove i disegni perfetti del mondo spirituale si dispiegano in tutta la loro evidenza. Leggi Tutto
Noi, gli esseri del Popolo Alato, giungiamo in quest’epoca non per materializzarci soltanto, ma per incarnarci. Oggi torniamo su un’onda di luce, animati da una pulsazione di nuova intensità. Abbiamo la capacità di materializzarci attirando gli atomi e le molecole all’interno dei nostri campi luminosi, ma non siamo qui per questo. Cerchiamo di incarnarci in esseri umani particolari, i cui corpi attuali si siano sviluppati da feti formati sui modelli vibratori della nostra luce. Leggi Tutto
Quando studiate nella sua pura essenza la natura della bellezza che sta dietro la perfezione del maschile e del femminile, trovate Dio. Giacché alla fonte, al centro, nel cuore di tutto ciò che è femminile si trova Dio, e nel cuore, al centro, alla fonte di tutto ciò che è maschile si trova Dio: lo stesso Dio, l’Uno, il Grande Spirito; e questa è la natura di Dio. Leggi Tutto
Il concepimento di una vita nuova esige un’intenzione creatrice fortemente concentrata: richiede un’attenzione così profonda e precisa nei confronti dei dettagli, che se questa concentrazione dovesse disperdersi contemporaneamente tra molteplici cellule, il miracolo del concepimento non potrebbe avvenire. Leggi Tutto
La giornata volgeva al termine. Penetrai nella penombra della capanna e sedetti a gambe incrociate in un cerchio di persone mezze nude. Leggi Tutto
Quando ebbe termine la cerimonia della Capanna del Bagno di Vapore, che aveva ridestato in me il ricordo del Cerchio dei Fedeli delle Stelle, mi trovai in uno stato di consapevolezza pura, non verbale. Leggi Tutto
Il Ritorno del Popolo Alato - prima parte
di Ken Carey
Copertina di Keith Powell – Traduzione di Irene Gallo
Il Libro degli Angeli
Introduzione: il mio primo contatto con l’Angelo
Benché la comunicazione con gli esseri disincarnati non sia troppo largamente praticata nei Paesi industrializzati, essa ha di fatto occupato un posto di tutto rilievo in seno all’evoluzione umana di cui si abbia conoscenza. Fin dai tempi più remoti, i popoli hanno ricercato informazioni e consigli presso quanti vivono “dall’altra parte”. In passato, i Greci e i Cinesi erano soliti consultare gli oracoli, le cui risposte venivano abitualmente integrate nell’esistenza quotidiana. Tutte le tribù originarie dell’America, dallo stretto di Bering alla Terra del Fuoco, hanno onorato e venerato gli spiriti dell’Invisibile, l’Antico ed il Nuovo Testamento racchiudono passi dettati da esseri privi di forma fisica, e la storia dell’umanità offre innumerevoli esempi di poeti, santi, mistici, persino statisti e scienziati che sono stati protagonisti, in un lontano passato o in epoche più recenti, di incontri significativi con esseri metafisici di varia natura.
Oggi, i messaggi degli esseri spirituali vengono “canalizzati” con sempre maggiore regolarità, avvalendosi dei mezzi di comunicazione di massa della moderna società dell’informazione: cinema, libri, articoli, audiovisivi, documentari televisivi ed interviste; e tale esplosione di interesse per questo genere di manifestazioni non mostra alcun segno di stasi.
Sono solito ritenere che questa nuova ondata di dati metafisici sia segno di uno sviluppo positivo; tuttavia, resta di vitale importanza dar prova di acume per quanto riguarda il valore e l’esattezza di tutte le fonti di informazione. Non si dovrebbe mai permettere alla propria capacità di giudizio di essere sostituita da informazioni esterne di natura fisica o metafisica, né supporre che tali dati possano essere più esatti dell’informazione di prima mano offerta dall’esperienza diretta. Un’informazione spirituale autentica permette a ciascun individuo di allargare ed approfondire il proprio campo di esperienza per quanto attiene quel meraviglioso universo inesplorato. Tale informazione non costringe mai a prescindere dall’esperienza personale a beneficio di credenze o ideologie altrui.
Per quanto mi riguarda, ebbi la possibilità di accedere alle informazioni relative al mondo dello spirito soltanto verso la fine di un periodo durato sette anni, durante il quale la mia famiglia ed io conducemmo una vita in stretto contatto con la terra. In quegli anni, che noi scherzosamente chiamiamo il nostro “periodo di digiuno dai mass media”, abbiamo curato il giardino, munto la mucca, coltivato l’orto, prodotto e messo in conserva gran parte del nostro cibo, giungendo a soddisfare buona parte dei nostri bisogni, liberi da televisione, radio, giornali o riviste. Le uniche notizie che ricevevamo provenivano dalla terra, dal dolce avvicendarsi delle stagioni e dalle persone che ci circondavano.
Privi di qualsiasi impianto idraulico ed elettrico, attingevamo l’acqua ad una fonte poco lontana, ci servivamo di lampade a kerosene e tagliavamo la legna per riscaldarci e per cucinare. La ricchezza e l’isolamento di questo ambiente rurale ci offrivano di solito la possibilità di acquisire una maggiore comprensione di noi stessi e del mondo naturale nel quale vivevamo.
Non è certo necessario aver vissuto con tale frugalità materiale per sviluppare una sensibilità nei confronti dell’universo spirituale, ma questo periodo, compreso tra il 1973 ed il 1979, mi aiutò enormemente nell’imparare a distinguere tra i diversi generi di canalizzazioni. Compresi che smettendo di attribuire importanza agli abituali mezzi di comunicazione esterni, diventavo sempre più attento ai “mezzi di comunicazione” interiori. Ne ero incuriosito ed affascinato al tempo stesso, e dedicavo gran parte del mio tempo libero ad esaminarli.
Col tempo, presi a considerare il mio corpo come una specie di radio biologica, in grado di sintonizzarsi per ricevere i messaggi trasmessi su diverse frequenze. Scoprii che alcune di esse rivelavano un profondo discernimento di tipo pratico. Tale discernimento mi aiutava a sviluppare l’amore e la compassione racchiusi in me, contribuendo in tal modo ad arricchire in maniera sostanziale la qualità dei miei rapporti con la famiglia, gli amici, il pianeta e la società. Notai anche frequenze più basse che non facevano che crepitare a causa dell’energia statica del pensiero umano collettivo, qui incontrai delle entità che ben presto mi provarono qualcosa che merita di essere sottolineato, in un’epoca nella quale il “channeling” interessa un gran numero di individui: nell’essere disincarnati non vi è nulla di innato che implichi, in sé e per sé, la presenza di un’intelligenza superiore!
Certo era diverso sulle frequenze più sottili.
Qui incontravo esseri di natura totalmente diversa, che la nostra terminologia corrente non potrebbe che evocare in maniera approssimativa. Si trattava di entità spaziali, di grande intelligenza, che popolano le alte frequenze del continuum luce-energia, che vivono, respirano e dispiegano la loro vera essenza nella presenza eterna di quell’immensa realtà che chiamiamo Dio. Queste creature meritano che noi impariamo a conoscerle.
In realtà credo che l’umanità non abbia mai attraversato un’epoca in cui l’esigenza di ricevere informazioni da tali esseri sia stata più pressante di oggi.
Negli anni in cui l’instabilità economica, le armi nucleari, l’AIDS, il degrado ambientale ed innumerevoli problemi urgenti o latenti lanciano svariate sfide alle generazioni contemporanee, i pensieri, le idee e le prospettive offerte da questi esseri eterni possono aiutarci a rischiarare lo sguardo che posiamo sul nostro pianeta. La comunicazione con essi potrà avere un ruolo catalizzatore nell’evocazione di un nuovo sistema di pensiero “post-storico”: un nuovo modo di pensare che, anziché perpetuare i problemi, ne riveli le soluzioni.
Non abbiamo bisogno di ricorrere ad una specie di Sherlock Holmes per constatare che la causa dei nostri guai è racchiusa nel nostro modo di pensare. Ed il nostro stesso modo di pensare ha radici in fondamenti così arcaici, che dubito essi siano mai stati messi in discussione dall’epoca dell’ultima glaciazione. La nostra società è paragonabile ad una ghianda: non è migliorando il proprio modo di pensare che questa ghianda può trovare la soluzione ai suoi problemi, ma bensì nell’esplosione magnifica e terribile che scatena la straordinaria potenza latente nella quercia.
L’umanità guarda la realtà attraverso lenti miopi, che non riesce più a mettere a fuoco; questo meccanismo funziona da così lungo tempo da risultare oggi arrugginito. Siamo inclini ad analizzare il mondo fisico con i nostri sensi fisici, dimenticando così la dimensione spirituale ed eterna, ed è come se i nostri occhi si trovassero impastoiati in un groviglio di ragnatele alla quale andava tutta la nostra venerazione; e nella limitatezza di tale sguardo, riusciamo solo raramente a notare un semplice albero. Per non parlare delle foreste, che per la maggior parte di noi esistono ormai solo nelle leggende.
Spazzare via queste ragnatele che ci offuscano la vista e indietreggiare di alcuni passi per penetrare nella radura di una più vasta coscienza può rivelarsi ben più di un semplice esercizio percettivo. Il nostro avvenire e quello dei nostri figli, la stessa qualità della vita sulla Terra possono ora dipendere proprio dal maggiore sviluppo della nostra comprensione dell’ambiente in cui viviamo; tenendo conto dei nostri attuali fondamenti culturali, l’acquisizione di una tale visione allargata delle cose equivarrebbe probabilmente ad innalzarci con le nostre sole forze, se non fosse, tuttavia, per il fatto che disponiamo di qualche aiuto.
Nel corso di quest’ultimo decennio, un numero crescente di individui è entrato in contatto con esseri che popolano il mondo spirituale e che la tradizione occidentale designa, non senza una certa ingenuità, con l’appellativo di “angeli”. Come tanti altri, mi sono accorto che tali entità non appartengono tutte alla stessa specie, ma che fanno parte di svariati popoli o famiglie, ciascuna delle quali è animata da un fine particolare e possiede la propria sfera di attività. Alcuni di questi popoli, ad esempio, interagiscono raramente con la Terra ed i suoi abitanti, mentre altri, coinvolti da vicino nella vita del pianeta fin dalla sua creazione, hanno svolto la funzione di emissari e custodi dello sviluppo organico della Terra.
Questa seconda categoria angelica associata alla vita biologica comprende un gruppo estremamente specializzato, costituito da esseri la cui missione è quella di educare l’umanità. Solo in rare occasioni, essi hanno assunto sembianze umane. Benché tali entità si propongano di realizzare un vasto disegno in una prospettiva a lungo termine, il loro obiettivo immediato consiste nel liberare la nostra razza da quello ch’esse definiscono “il sortilegio della materia”.
Durante l’inverno 1986-1987, ebbi numerosi e significativi incontri con entità di questo genere. Salvo rare eccezioni, i contatti ebbero luogo sotto forma di lunghi dialoghi che io registravo e che la mia compagna Sherry in seguito trascriveva.
Proprio da queste trascrizioni ho tratto i passi-chiave che vengono presentati nei successivi capitoli. In essi, condividerò con voi i racconti di numerose entità angeliche, espressi in prima persona. Alcune di esse abbracciano vasti campi di percezione nell’immensità dell’essere eterno, mentre altre si coagulano come cristalli solitari, ed in un momento particolare procedono ad una individualizzazione per potersi incarnare, per la durata di una stagione, di un giorno o per il tempo necessario a realizzare il loro scopo. Quando se ne presenta loro l’occasione, queste entità individualizzate ci propongono ricordi e prospettive che, benché assolutamente specifiche, derivano in definitiva da un’unica fonte. Ognuna di esse prende in esame il tutto da un diverso punto di osservazione, posto lungo la circonferenza della grande Ruota-Medicina dell’essere eterno.
Esse evidenziano l’insostituibile ruolo svolto dalla Terra nell’evoluzione galattica, lo scopo della presenza umana su questo pianeta, la rivolta delle tribù guerriere, oltre alla funzione del continente americano. Tali esseri ci rivelano anche il loro intenso e angelico lavorio nel corso di tutti i millenni durante i quali sono rimaste dietro le quinte, operando pazientemente sotto la superficie degli eventi umani, per guidarci fino all’epoca attuale. Nei loro diversi racconti, essi ci parlano del passato degli uomini, degli eventi futuri, della loro acuta visione del presente. Tutte le loro prospettive contribuiscono così a rivelarci una nuova possibilità di comprensione, ricca di significati ed eccitante, della situazione globale di oggi.
Una delle caratteristiche più interessanti dei miei contatti con queste entità particolari è consistita nella loro capacità di evocare in maniera estremamente vivida gli avvenimenti passati. In occasione dei miei primi incontri, narrati in “The Starseed Transmissions”, l’importanza di focalizzare la mia attenzione sul momento presente era stata tale che in un primo tempo mi stupii di questo nuovo centro di interesse rappresentato dal passato. Per qualche ragione, non avevo mai immaginato che gli angeli potessero essere dotati della facoltà di ricordare.
Ed i viaggi nel tempo? Avevo creduto ch’essi appartenessero unicamente al regno della fantasia.
Eppure, mentre iniziavo a rilassarmi nella presenza elettrizzante di questo essere superiore del quale scoprirete il racconto nei primi capitoli di questo libro, ed iniziavo a fondermi in lui condividendo vaste distese di sensazioni luminose, venni colpito da qualcosa che in un primo tempo mi parve totalmente incongruo: mi resi conto che accettando di vivere il momento presente di questo spirito senza tempo, condividevo anche la sua conoscenza del passato! Come se mi trovassi di fronte ad uno straordinario ologramma vivente, gli eventi più remoti potevano scorrere davanti ai miei occhi. Un tale rilassamento alla presenza di questa coscienza angelica mi ha permesso di accedere a ciò che sembrava essere una sorta di memoria collettiva, un resoconto vivente e dettagliato di tutta la conoscenza e l’esperienza del genere umano. Ma non si trattava che dell’inizio… dopo qualche esitazione, dovuta soprattutto al mio sbalordimento, decisi di compiere il passo decisivo: mi lasciai andare, schiudendomi completamente a questa esperienza di fusione con l’angelo.
Rilassandomi totalmente, vissi una profonda comunione interiore con la potente consapevolezza di tale entità. Insieme, diventammo tutt’uno con l’Essere il cui dispiegarsi diede origine all’universo. Dopo esserci riposati all’ombra di questo immenso amore, ne sgusciammo fuori allo scopo di sperimentare qualcuna delle sue manifestazioni dimensionali, così come esse apparvero un pomeriggio, in un’epoca ormai lontana, eppure in quel momento così stranamente presente in me.
Dapprima sfocate ed indistinte, le immagini si fecero sempre più precise, prendendo forma intorno a me.
Il mio sguardo incredulo si posò su un personaggio dalla pelle scura, con un copricapo sfavillante; egli camminava lentamente sulla cresta di una collina, in mezzo al lieve ondeggiare dell’immensa distesa di erbe alte della prateria, illuminato da un sole ormai prossimo al tramonto. Ebbi l’impressione di conoscerlo e di conoscere anche quei soldati in uniforme blu, verso i quali egli si dirigeva a passi lenti, con le braccia tese in segno di pace.
Udii dentro di me una voce: «L’amore, come l’energia, non può essere distrutto. Ovunque l’amore riesca ad esprimersi nel mondo dimensionale, esso lascia incisi nella struttura dell’universo i segni della trasformazione emozionale, simili a tratteggi multicolori impressi nell’etere. Quando due esseri si sono amati, quando in una qualsiasi parte del mondo un gruppo di individui ha condiviso un’espressione d’amore, non importa se ieri o diecimila anni fa, quell’amore è sempre presente ed è possibile riviverlo.»
«È possibile ricostruire gli eventi del passato ritrovando le impressioni lasciate dall’amore. Questi fatti possono essere nuovamente rivissuti con una tale chiarezza che vi sarà pressoché impossibile distinguerli dalla situazione originaria. In tal modo, schiudiamo per voi una finestra su un’epoca ormai trascorsa, affinché prendiate pienamente coscienza dei lunghi secoli di preparazione che hanno dato origine al contesto nel quale evolve il mondo moderno. Siamo stati inviati allo scopo di illuminarvi sulla situazione in cui si trova attualmente l’umanità e per accompagnarvi in un viaggio durante il quale rivivrete i grandi momenti della cooperazione tra gli angeli e gli uomini. Sarete così in grado di percepire appieno l’immenso slancio di questa forza che oggi trapela alla superficie degli avvenimenti umani. Quando condividerete la nostra comprensione del passato, comprenderete l’inevitabilità e l’imminenza del risveglio del Creatore in seno al genere umano. Sarete allora in grado di collaborare più attivamente ai disegni del Grande Spirito, giacché finalmente riconoscerete che i suoi obiettivi sono anche i vostri».
Con tali parole presero avvio queste comunicazioni.
Simili a note pure nel vento, a folate di consapevolezza levatesi da una zona raramente esplorata del nostro universo, questi messaggi vennero a me, come un canto attraverso la finestra. Schiudendomi ad essi, non opposi alcuna resistenza, né mi sforzai di capire, ricordare, credere o non prestar fede. Una volta trasmessi i messaggi, ciò che mi riguardava restava presente in me, e ciò che non mi riguardava diveniva introvabile.
Le riflessioni pubblicate in quest’opera hanno lo scopo di connettere chi legge con la Fonte da cui esse provengono e con la dimora alla quale esse chiamano.
Ken Carey, Greenwood Forest
febbraio 1988