Tecnoutopia – un probabile futuro…
Odio le Mestruazioni. Mi Conviene?
I Venusiani e la trasformazione spirituale della Terra
Cap.III – Le civiltà
È indispensabile avere un maestro per avanzare sul cammino?
Niente soldi, né tasse né proprietà privata:
benvenuti a Tecnoutopia
articolo di Zoltan Istvan
Il futurologo e architetto Jacque Fresco si esprime per parabole. Quando rischia di perdere il filo del discorso, la sua compagna da 40 anni, Roxanne Meadows, interviene per riportarlo sul binario principale. Fresco ha da poco compiuto 100 anni ed è il futurologo-celebrità più anziano del mondo. La sua opera principale è il Venus Project, un Eden di quasi 85.000 mq in Florida, composto da edifici bianchi a forma di cupola che lui e la Meadows hanno costruito in più di 35 anni. Il santuario e centro di ricerca è il luogo in cui Fresco tiene dei seminari settimanali, che comprendono un tour di 10 edifici – alcuni pieni di centinaia di modelli di città futuristiche – che rinnovano la promessa di un mondo futuro basato sull’uguaglianza e la tecnologia.
La storia di come sono giunto a incontrare Fresco al Venus Project ha origine dalle tasse – cosa che odio e che spero che un giorno saranno eliminate del tutto. Neanche Fresco ama le tasse. Mentre facevo ricerca on-line sull’argomento, sono incappato nell’opera di questo futurologo: oltre 80 anni di saggi, conferenze, libri, documentari, modelli e progetti architettonici. Gran parte del lavoro di Fresco è basato sulla sua principale idea filosofica: un’economia basata sulle risorse, senza tasse, ma anche senza la proprietà o i soldi.
Più leggevo del lavoro e delle idee di Fresco e più ne restavo affascinato. Ecco un uomo con una visione non dissimile dalla mia. La tempistica del mio incontro con Fresco e la Meadows è stata fortuita. Mentre mi avvicinavo alla fine della mia campagna presidenziale americana volevo stilare i 20 punti del programma del partito Transumanista – non guardando solamente a 10-20 anni nel futuro, come ho sempre fatto, ma prendendo in esame anche quello che potrebbe e dovrebbe accadere tra 50 anni o anche nel prossimo secolo.
Nel corso dei prossimi 20 anni, prevedo che l’automazione prenderà quasi tutti i posti di lavoro e dubito che, a quel punto, il capitalismo sopravviverà. Di conseguenza, sono favorevole a far partire fin da subito il processo di eliminazione delle tasse, distribuendo un reddito base universale – che tenga conto del welfare, della sicurezza sociale e di tutti i servizi sanitari. In caso contrario, prevedo che la disuguaglianza crescerà drammaticamente e il sistema di welfare si ingarbuglierà sempre di più. Inoltre, quando i robot occuperanno tutti i posti di lavoro, se le corporation e il governo non restituiranno qualcosa di adeguato alla società, potrebbe scoppiare una guerra civile o una rivoluzione.
Per me, l’aspetto più importante del futuro è riuscire a raggiungerlo e temo che, senza restituire qualcosa agli esseri umani che resteranno disoccupati, ci troveremo di fronte a una società distopica in preda al caos e alla violenza. E l’ultima cosa di cui ha bisogno l’America – così come la comunità scientifica – è proprio una guerra civile.
Una serie di esperti prevedono che la via da percorre sia una forma di comunismo di lusso completamente automatizzato, un termine che si sente nominare sempre più spesso. In sostanza, questa teoria prevede che gli esseri umani debbano essere coccolati dalla tecnologia, e per farlo, il comunismo dovrebbe diventare finalmente il sistema economico dominante. Ma Fresco non concorda con questa visione.
L’anziano pensatore crede che se solo riuscissimo a sbarazzarci del denaro e della proprietà, la maggior parte dei problemi dell’umanità svanirebbe. Per questo è convinto che solo un’economia basata sulle risorse – un’idea sulla quale, a suo dire, sta lavorando sin da quando aveva 13 anni – potrebbe realizzare questo progetto.
L’economia basata sulle risorse funziona in questo modo: in futuro i robot svolgeranno tutti i lavori (tra cui produrre nuovi robot e riparare quelli danneggiati). Ora, immaginate che il mondo sia come una biblioteca pubblica, in cui prendere in prestito qualsiasi libro si desideri, senza possederne nessuno. Per Fresco, tutte le imprese dovrebbero funzionare in questo modo, che producano generi alimentari, alta tecnologia, benzina o alcol. Tutto dovrebbe essere gratis e fornito dai robot, dai software e dall’automazione.
Il sistema di Fresco supera il capitalismo o il comunismo che, per lui, sono sistemi economici basati sulla scarsità di risorse. Il suo sarebbe invece un sistema basato sull’abbondanza. Secondo lui, le risorse del mondo potrebbero soddisfare abbondantemente l’umanità – e concordo anche io con lui. In realtà, il mio piano per un reddito di base universale si potrebbe attuare in parte utilizzando le risorse pubbliche non sfruttate dell’America; metà dei terreni degli 11 stati più occidentali degli Stati Uniti appartengono al governo, e questo si traduce in migliaia di miliardi di dollari di ricchezza non sfruttata.
Nonostante abbia alle spalle più di un secolo di vita, Fresco è ancora brillante. Parla molto lentamente, ma è perfettamente in grado di sostenere discussioni riguardanti la sua visione di economia basata sulle risorse. Ascoltandolo, è impossibile non avvertire quanto sia un uomo profondamente spirituale. A volte la sua retorica suona quasi religiosa – e infatti lui è convinto che il denaro sia la radice di ogni male.
“Quando incontro un cristiano,” mi ha detto Fresco, “gli chiedo: perché dovremmo avere il diritto alla proprietà sulla terra quando questa è completamente assente nel regno dei cieli?”
Ma Fresco non è un credente. Come me, è un ateo convinto. E proprio come me e milioni di altre persone, è convinto che tutti i problemi del mondo possano essere risolti grazie alla ragione e attraverso il metodo scientifico.
Trovo ironico che le idee di Fresco siano simili a quelle di Cristo. Il futurologo, infatti, vuole un sistema aperto, in cui tutto è gratis ed egualitario. Inoltre, sostiene anche l’abolizione delle frontiere, un obiettivo a cui miro anche io dato che il mondo diventa sempre più interconnesso e i paesi tendono a fondersi – nonostante il recente successo della Brexit.
La domanda per rompere il ghiaccio è stata rivolta a Roxanne da un imprenditore durante il tour del Venus Project: “è tutto molto interessante. Ma come possiamo svolgere effettivamente la transizione verso questo nuovo tipo di società e stile di vita?”
Un’economia basata sulle risorse, in cui non si lavorerà, ma tutti vivranno nell’abbondanza, potrebbe essere proprio il trucco per realizzare una parte di Paradiso Terrestre.
La Meadows ha risposto così: “abbiamo bisogno di costruire una città per dimostrare al mondo come potrebbe funzionare. Se solo potessimo costruire una città futuristica facendo vedere a tutti quanto questo sistema può funzionare bene, la gente vorrebbe adottarlo anche nel resto del mondo.”
Di recente, la Finlandia ha iniziato un esperimento sul reddito di base universale. E negli altri continenti esistono diverse comunità che praticano forme di governo alternativo, come ad esempio la comunità Mareki sull’isola di Vanuatu, che non utilizza il denaro o non ha la proprietà privata – tutto è basato sulla comunità. Inoltre, il Seasteading Institute, di cui sono un ambasciatore, sta cercando di creare la prima nazione veramente libertaria.
Quindi la creazione di nuovi governi, società, o città è un’impresa fattibile. Fresco – che poco tempo fa ha ricevuto un premio dalle Nazioni Unite – ha progettato moltissime città che potrebbero un giorno diventare la sua prima città sperimentale.
Anche se non disponiamo ancora di tutti i robot necessari e della eventuale tecnologia di automazione, la Meadows continua a essere convinta che si potrebbe realizzare la città anche ora e che sarebbe un successo.
La Meadows ha scritto: “questa città non è basata su quello che dovrebbe fornirci l’automazione nel futuro. Può essere realizzata anche ora.”
Inoltre, i costi per una città simile sarebbe inferiore rispetto a una normale. Jennifer Huse, che si occupa dei social media del The Venus Project, mi ha spiegato, “i progetti delle città di Fresco sarebbero inferiori rispetto a quelle tradizionali, perché è necessario progettare solo un ottavo della città, per poi duplicarlo.”
Alcuni dei progetti architettonici di Fresco, infatti, sono rinomati per i loro elementi comuni modulari, il che rende la loro realizzazione più semplice ed economica.
Sono favorevole alla realizzazione di una città simile. Come sarebbe emozionante poterla visitare. Nessuno sa se potrebbe funzionare – naturalmente un’economia basata sulle risorse, per funzionare senza problemi, dovrebbe contare sulla collaborazione e del supporto del resto del mondo. Tuttavia credo in questo tentativo e nel suo fare da esempio per il futuro.
C’è qualcosa di marcio nel mondo e nel modo in cui le persone si trattano a vicenda. Abbiamo subito guerre, criminalità, la schiavitù e la povertà per troppo tempo. Le idee di Fresco sono una boccata d’aria fresca per garantire l’uguaglianza e la prosperità per tutti quanti – consentendo a tutti noi di vivere una vita migliore e più interessante. Un’economia basata sulle risorse, dove un giorno non si lavorerà, ma tutti vivranno nell’abbondanza, potrebbe essere il vero trucco per ottenere un pezzo di Paradiso sulla Terra.
Zoltan Istvan è un futurista, autore di The Transhumanist Wager, fondatore e candidato presidenziale per il Partito Transumanista. Ogni tanto scrive per Motherboard a proposito del futuro che va oltre le capacità naturali dell’uomo.