Vandana Shiva: “Questa guerra contro il pianeta deve terminare”
“8 miliardari che controllano la metà della ricchezza del mondo hanno dichiarato guerra al Pianeta e all’umanità! A loro non importa, sia perchè sono così stupidi da pensare che fuggiranno su Marte quando questo pianeta è finito e sia perchè stanno lavorando sull’idea della superluità e della disponibilità del 99% della popolazione.
Se loro continuano non c’è futuro per l’umanità sulla Terra, questo è il motivo per cui il 99% deve alzarsi, svegliarsi, diventare consapevole e realizzare che questa guerra contro il pianeta deve terminare, che la guerra contro il pianeta che sta innescando guerre tra le persone, del resto la crisi dei rifugiati è il risultato della desertificazione della terra, della scomparsa dell’acqua.
Abbiamo bisogno di ricordare che siamo una umanità in questo pianeta. Per questo troveremo delle soluzioni comuni….”
Vandana Shiva
articolo di Dario Lo Scalzo
E’ un messaggio di forza e di speranza quello che lascia l’attivista Vandana Shiva durante la Conferenza “Il Veleno alle porte” tenutosi lo scorso 10 luglio a Roma. A livello mondiale, sostiene la scienziata indiana, il 70% del cibo che mangiamo è ancora prodotto dall’agricoltura nelle mani di piccoli e medi agricoltori sebbene le multinazionali del settore da un lato stiano puntando a un modello che mira a farli fuori e dall’altro vendano prodotti di bassa qualità spesso contaminati da pesticidi.
Le multinazionali, con il loro Cartello dei Veleni, come degli abili burattinai manovrano i fili del sistema e spronano ad accordi commerciali come il CETA. Con la complicità delle classi dirigenti il rischio è quello di esaurire le risorse limitate del pianeta, impattando la biodiversità e l’ambiente ma anche di ridurre fortemente l’occupazione e di provocare seri danni alla salute dell’uomo.
Ormai da anni Vandana Shiva è impegnata in prima persona nell’opera di denuncia di quel modello neoliberista che ha finito col creare l’enorme gap tra l’1% della popolazione mondiale che possiede e controlla oltre la metà della ricchezza del rimanente 99%.
La soluzione per l’attivista indiana può essere in una “rivoluzione verde” che possa ricondurre verso un’agricoltura sostenibile e sana, unica in grado di salvaguardare e rispettare le risorse del pianeta e capace inoltre di garantire la sopravvivenza degli agricoltori.
Ma per tutto ciò è necessario un risveglio cosciente del 99%.
Perché come ci dice nella video intervista realizzata alcuni giorni fa: “C’è solo una umanità e un pianeta”.